NOTES ITALIANE
NOTES ITALIANE
Sali, scendi, corri, cammina, ruota...guarda in basso e poi guarda in alto, c'è sempre qualcosa che sta cambiando
La scoperta dell'America passa anche per le feste tradizionali. A novembre ho finalmente capito il Giorno del Ringraziamento. E non è come me lo aspettavo...
Andare avanti per tornare indietro. Prendo consapevolezza di ciò che so(g)no guardando con complicità ai primi amori.
Da una critica inaspettata nasce una riflessione e l'idea che la superficialità sia la vera minaccia, non la leggerezza.
Guardo e cerco New York nelle piccole cose, convinta che nella vita i dettagli strutturino la forma ed i colori dei corpi. Ci componiamo di difetti, perfezioni e invisibili...
La New York che ho immaginato e costruito, frame by frame, e la New York che mordo e respiro, day by day.
In veste di antropologa (o zoologa) in giro per Manhattan alla scoperta delle dinamiche sociali degli abitanti di questa giungla metropolitana. Tra quadri e realtà...
Un'italiana a New York. Guardo al di là del mare, penso a quello che conosco e che mi aspetta. Penso ai miei amici stranieri in un paese che non li sa ospitare, il loro.
Riflessioni notturne senza capo e senza coda, di un corpo che da viaggio si trasforma in quotidianità.
Senza volere, prima di programmarlo, sono inciampata nei fantasmi della città, nel sogno spezzato. Senza volere, poi la vita mi ha restituito un grammo di gioia.
La domenica che si tinge di rosso ed io che imparo a respirare senza respiro. Sospesa sul filo dell'acqua ho osservato Manhattan abbracciare la notte e piccola piccola mi sono...
Una visita al MET che si trasforma in tanti regali inattesi. Quadri immortali su tela e quadri passeggeri dalla vista su Central Park, ed io lì, a respirare una malinconica...