Novembre 2009
Ogni giovedi a Chelsea, nell' Art Gallery District, si aprono le porte di una galleria d’arte. Un’occasione per avvicinare l’arte alla gente...o forse un’occasione per la gente di bere gratis e incontrare altra gente che beve, e nel mentre di mostrarsi interessati all’arte.
Ieri sono andata ad indagare. Perchè non sono solo una viaggiatrice, o una stager, o una romanziera in fieri...ormai ho anche il compito, molto serio, di riportare attentamente le dinamiche sociali di questa metropoli a beneficio dei miei lettori. Sono un’inviata senza mandato.
Mi aggiravo dunque tra la folla rumorosa con lo sguardo di un’antropologa al lavoro. O forse di una zoologa. Perchè dietro le grandi tele moderne appese alle pareti, sotto la musica assordante, dentro i cocktail e soprattutto tra le molecole di desiderio e conquista che si espandevano nell’aria, si celava una scena di caccia collettiva.Non era un open space di Chelsea, era la savana.
Eppure per quante donne in ghingheri e bellissime si aggirassero, più come predatrici che come prede, non c’erano abbastanza uomini in ghingheri e bellissimi. Il che ha spalancato uno scenario deprimente. Solo le giraffe, alte ed eleganti, hanno il permesso di abbeverarsi indisturbate alla fonte (per lo più fonte di vodka e testosterone).
Loro hanno il potere. I maschi intorno a loro più che altro assomigliano a leoni marini, quindi abbiamo creato una savana degna di New York.
Quanto a tutte le altre, a loro non resta che sopportare il caldo delle feste (sperando che il trucco non si sciolga), sopportare le specie peggiori di leoni marini e sperare che le giraffe sbattano la testa contro il soffitto!!
Esito delle mie ricerche: la lotta per la sopravvivenza della specie sarà dura.