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La prima volta e quella dopo

La prima volta e quella dopo

Alessandra Grandi (February 3, 2010)

La New York che ho immaginato e costruito, frame by frame, e la New York che mordo e respiro, day by day.

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La prima volta che ho visto l'autunno a New York è stato mentre Harry e Sally a Central Park scoprivano di essere amici.
La prima volta che sono salita sull'osservatorio dell'Empire State Building è stato nel finale di Insonnia d'amore.
La prima volta che mi sono innamorata di Brooklyn è stato nelle pagine di Paul Auster.


La prima volta che ho visto i volti incompresi e inafferabili di New York è stato nella 25a Ora.
La prima volta che ho visto le strade eleganti e altere dell'Upper East side è stato attraverso gli occhi di Woody Allen.
La prima volta che ho preso il Staten Island Ferry ero seduta accanto a Melanie Griffith in Una donna in carriera.
La prima volta che ho sentito il freddo di New York camminavo senza meta con Holden Caulfield.
La prima volta che mi sono seduta nelle scale anti-incendio ascoltavo Audrey Hapburn cantare Moon River.
La prima volta che ho passeggiato a Times Square accompagnavo John Travolta in discoteca.
La prima volta che ho preso un taxi giallo guidava Robert De Niro.

La seconda volta che ho visto l'autunno a Central Park ho creduto che quel parco fosse uno scrigno di ambra e topazio.
La seconda volta che sono salita sull'Empire State Building ho pensato fosse il circo con la vista più bella del mondo.
La seconda volta che mi sono innamorata di Brooklyn è stato mentre attraversavo il ponte che la collega a Manhattan e scoprivo un nuovo gusto della felicità.
La seconda volta che ho visto i volti incompresi e inafferabili di New York ero sulla metropolitana verso Uptown ed ho pensato che le mille luci di New York troppo spesso si fulminano.
La seconda volta che ho passeggiato nell'Upper East side è stato sotto la pioggia e mi sono chiesta come deve essere la quotidiana vita lussuosa nella terra fertile del lusso.
La seconda volta che ho preso il Ferry per Staten Island il tramonto dipingeva il mare e la città.
La seconda volta che ho sentito il freddo di New York mi sono sentita un'aliena incappucciata.
La seconda volta che mi sono seduta sulle scale anti-incendio ero con L. e ho canticchiato timidamente e penosamente Moon River, in ricordo di un mito.
La seconda volta che ho passeggiato a Times Square ho pensato che fosse più piccola di quanto ricordassi.
La seconda volta che ho preso un taxi giallo mi sono fatta portare dall'aeroporto a casa, ed ho pensato che Manhattan di notte fosse una cartolina con su scritto Benvenuta!

Ah! Dimenticavo...la prima volta che sono entrata da Tiffany mi ha accompagnata Truman Capote...e credo sara` anche l'ultima!

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BRAVA! BRAVA! BRAVA! ed ora

BRAVA! BRAVA! BRAVA! ed ora continuo incantata a leggere i tuoi scritti!