Il tempo e la distanza
Il tempo e la distanza
Riflessioni notturne senza capo e senza coda, di un corpo che da viaggio si trasforma in quotidianità.
Bè, io tutto sommato neanche tanto distrattamente, mi guardo sempre intorno e aspetto prontamente il prossimo "colpo di scena".
È come se non volessi perdermi niente, resto attenta, sul filo del tempo...
Intanto però ho perso Johnny, che ci volete fare...non sono stata invitata.
Domenica si apre al MoMa una retrospettiva dedicata a Tim Burton (a cui voglio andare assolutamente)...ma purtroppo l'inaugurazione c'è stata ieri...e ovviamente Johnny c'era.
A saperlo un giretto nell' East Side si poteva anche fare....
Vabbè, mi consolerò con Jude Law sabato sera.
In tema di "tempo" invece mi viene da pensare che sono qui da soltanto 2 settimane eppure mi sembrano passati mesi.
Forse per via di tutto quello che ho fatto e visto e progettato. O perchè la distanza da casa (quell'altra) assume ogni giorno sembianze diverse.
Le persone care non le vedo, non le tocco, non ascolto le loro voci, non colgo la loro rabbia o la gioia. Ma ci sono. Ed io sono con loro. Questo buffo strumento che è la rete ci tiene legati e trasmette le vibrazioni, impulsi afoni che ci tengono in vita nel mondo degli altri.
Mi emoziono ogni volta che uno di quegli impulsi mi attraversa. Forse perchè sono particolarmente recettiva, forse perchè il tempo e la distanza non esistono. E capirlo alleggerisce la vita.