2010
2010
Sentire il cambiamento e un po' alla volta diventare newyorchesi...o forse noi che questa città l'abbiamo avuta dentro prima di trovarla, newyorchesi lo siamo sempre stati
Quando il Natale ha bussato alla mia porta newyorchese. Ho cercato un rito che sapeva di vecchio sogno, tra disincanto e le mille luci del Rockfeller Center
Sali, scendi, corri, cammina, ruota...guarda in basso e poi guarda in alto, c'è sempre qualcosa che sta cambiando
La scoperta dell'America passa anche per le feste tradizionali. A novembre ho finalmente capito il Giorno del Ringraziamento. E non è come me lo aspettavo...
Andare avanti per tornare indietro. Prendo consapevolezza di ciò che so(g)no guardando con complicità ai primi amori.
Da una critica inaspettata nasce una riflessione e l'idea che la superficialità sia la vera minaccia, non la leggerezza.
Guardo e cerco New York nelle piccole cose, convinta che nella vita i dettagli strutturino la forma ed i colori dei corpi. Ci componiamo di difetti, perfezioni e invisibili...
La New York che ho immaginato e costruito, frame by frame, e la New York che mordo e respiro, day by day.
In veste di antropologa (o zoologa) in giro per Manhattan alla scoperta delle dinamiche sociali degli abitanti di questa giungla metropolitana. Tra quadri e realtà...
Un'italiana a New York. Guardo al di là del mare, penso a quello che conosco e che mi aspetta. Penso ai miei amici stranieri in un paese che non li sa ospitare, il loro.