Avevo scritto una pagina diversa per questo diario oggi pomeriggio, su un foglio A4 . L'avrei trascritta questa sera sulla pagina elettronica. Ma poi è successo. Un colpo di fulmine, e non potevo non raccontarvelo.
Stavo attraversando Union Square per raggiungere una collega ed una sua amica per cena, quando l'ho visto e le prospettive sono tutte cambiate.
È bellissimo, stimolante, irresistibile, attento ai dettagli e di origini miste, proprio come piace a me. Il supermercato dei miei sogni!! Mi professavo fedele alla Coop, ma sono stata una sposa infedele. C'è di tutto. Si trovano pasti pronti (appetitosi, non giocattolo!) e materie prime per sperimentare. Hanno gli addetti alla fila che mettono in ordine le persone praticamente dall'ingresso. Le casse sono 30 o 40, ma la cosa buffa è che funzionano tutte CONTEMPORANEAMENTE! Io mi ero convinta che attivarle tutte insieme comportasse un black-out nucleare o un cataclisma. Inoltre il sistema di accesso alle casse (leggi smaltimento ordinato della fila) ho l'impressione che sia stato brevettato dal Pentagono. Roba che se lo applicassero alle Poste Italiane il 60% della vita di ogni singolo cittadino italiano migliorerebbe sensibilmente, anche solo per l'entusiasmo iniziale.
Detto questo, fa freddo. Ma temo sia solo un freddo finto, tipo di prova, visto che in giro c'è ancora gente che indossa con disinvoltura una t-shirt. Però....il piumino nuovo funziona! Nel caso qualcuno si stesse crogiolando nel dubbio.
Che altro per oggi? Union Square è bellissima, e nel week end organizzano un mercato biologico. Che stia già pianificando il tradimento dell'amante?
p.s.
Ho onorato un altro inevitabile e irresistibile cliché: il vero hamburger americano.
Per i prossimi tre giorni non dovrò preoccuparmi di mangiare.