C'è una piazza ci sono case antiche un campanile
in mezzo a loro un palazzone quadrato di colore grigio che spinge per entrare in piazza
una volta erano pietre forse sanpietrini non lo so
prima era terra ora è uno spiazzo obliquo coperto dal cemento
Andrea mi ha detto che quando nevica le signore anziane scivolano a terra e cadono
al centro della piazza una decina di alberi piantati nel cemento
questi alberi piangono ti guardano e sembrano dire aiuto liberateci
sono messi in cerchio sembra una corona di fiori
parlano tra loro
gigantografie di Marzorati e Riva eroi della mitologia celtica del canestro locale
c'è un aperitivo
bicchieri di vino bianco Campari patatine
una ventina di specie di cani sotto i tavolini che abbaiano fra loro
labrador barboncini bassotti topi moscerini pelosi cani a spazzola neanche un cane normale
i proprietari dei cani sono dottori avvocati nuotatori e giocatori di basket in pensione
anche i figli sono professionisti di sicuro lo diventeranno prima o poi
oggi pomeriggio vanno in piscina
ho comprato due mutande e tre paia di calze al mercato
me li hanno messi in una busta bianca leggera che appoggio sul mio tavolino
cinque euro le mutande e cinque euro le calze in tutto dieci
ordino una spremuta e poi un vino bianco
il fotomodello cameriere atleta che si era appena fatto lo shampo
mi porta un piatto di salamini e altre leccornie degne del miglior bar di milano marittima
con delicatezza gli dico che mi dispiace ma queste cose non le posso mangiare
soffro di stomaco
non è vero è solo una scusa per parlare un po
per fargli capire che ogni tanto c'è chi si ribella alle regole
mi godo la mia busta la sua fierezza di come sta sul tavolo
senza vergogna e senza paura
sfidando il cemento
agile e resistente
peccato che non è trasparente se no tutti avrebbero visto la mutanda
in segreto solidale con gli alberi