Da leggere il commento oggi su "La Repubblica" di Giuseppe D'Avanzo  http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/gravina-2/comme-davanz/comme-davanz.html [4] sullo stato della giustizia italiana.

Prende spunto dal caso Gravina e il padre finito incarcere con l'accusa di aver ucciso i figli, ma come fece vedere a tutto il mondo ormai un quarto di secolo fa il caso Tortora (e ancor prima, nel 1971, un bellissimo film di Nanni Loy "Detenuto in attesa di giudizio" con Alberto Sordi), c'è veramente molto da cambiare.