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La storia dei Los Angeles Screening

La storia dei Los Angeles Screening

Dom Serafini (May 27, 2013)
La copertina di VideoAge con l'articolo originale in inglese

L'evoluzione di una fiera Tv organica che,
seppur in sordina, ha cambiato il mondo

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  di Dom Serafini. Come puó una fiera crearsi e svilupparsi da sola, cosí come se fosse l'antimateria di Paul Dirac? Non solo. Come puó diventare il principale mercato per gli studio americani?

Ed infine, come puó evolversi per 50 anni senza una guida ma riuscendo sempre a rispondere alle esigenze dell'industria televisiva Usa ed internazionale?

A tutte queste domande non ci sono risposte, ma nel numero di maggio della rivista settoriale “VideoAge” si sono rintracciate le origini e la storia di questa fiera puramente organica che in principio non aveva un nome, poi é diventata gli “Screenings”

(i visionamenti),  poi i “May Screenings” (i visionamenti di maggio) ed infine gli L.A. Screenings (i visinamenti di Los Angeles). Quest'ultimo nome fu assegnato dalla stessa rivista VideoAge (www.VideoAge.org) nel 1983 e da allora é rimasto tale.

La fiera é nata nel 1963 grazie allo sviluppo della Tv commerciale in Canada. In precedenza erano i distributori di contenuti audivisivisi ad andare alle reti Tv internazionali (allora tutte statali) per vendere i programmi.

Per la ricostruzione storica, i problemi che VideoAge ha dovuto affrontare sono stati: la perdita di testimoni oculari, la poca memoria dei partecipanti ancora in vita ed anche il mancato riconoscimento di questo settore dell'industria televisiva da parte del mondo accademico. Infatti sul business della compravendita di contenuti audiovisivi non c'é traccia in nessuna delle enciclopedie (americane o di altre parti del mondo) che trattano di televisione, seppur oggi questo settore rappresenti per i soli Usa un giro di affari di oltre 15 miliardi di dollari l'anno. Ad esempio sulla mitica fiera del Mifed e del suo ideatore, Michele Guido Franci, non ci sono riferimenti storici nemmeno dalla stessa Fiera di Milano che la organizzava, a parte alcuni articoli storici di questo giornalista pubblicati da Millecanali e i-Italy. E pensare che Mifed, nata nel 1960, é stata la prima fiera dell'audiovisivo nel mondo.

Eppure se non fosse stato per per la vendita di serie americane alla Tv canadese, il Canada non avrebbe potuto creare una rete Tv commerciale. Se le Tv del Messico, Venezuela e Brasile non avessero venduto le loro produzioni (prima come copioni, poi come riprese filmate dal cinescopio e quindi via nastro magnetico di 2 pollici) ad altri paesi latini, la Tv in America Latina non si sarebbe sviluppata cosí rapidamente. L'Italia non sarebbe stata in grado di introdurre la Tv commerciale in Europa se fosse stato per l'acquisto di programmi. Eppure di tutto ció non c'é traccia nei libri di testo: é come se 50 anni di compravendita di contenuti audiovisivi non fossero mai esistiti. Al contrario, il settore pubblicitario e quello dell'evoluzione tecnica (giusto per citarne alcuni) ha un'ampia bibliografia.

Ritornando agli L.A. Screenings, nel 1964 Michael J. Solomon, appena assunto dallo studio Mca (ora Nbc Universal), chiese a Jack Singer -- allora a capo di un gruppo di stazioni Tv che la rete Tv Usa Abc possedeva in America Latina -- se poteva mandare i manager delle sue stazioni a Los Angeles per il visionamento delle nuove serie che la Mca stava producendo per Abc.

E qui entrano in campo anche alcuni elementi italiani che hanno poi aiutato la Tv commerciale in Italia. Anni dopo, prima di diventare presidente della Warner Bros. TV, Solomon avrebbe sposato l'attrice Luciana Paluzzi (poi diventata consulente di Silvio Berlusconi). Uno dei primi dirigenti dell'America Latina ad andare ai visionamenti fu Pedro Simoncini, allora manager della stazione di Buenos Aires della Abc, Canal 11 (con quel canale ed un altro a Rosario da lui fondato, Simoncini creó Telefe, la principale rete Tv argentina). Un altro italiano pioniere della Tv in Argentina é il presidente del gruppo della rete Tv Artear, Lucio Pagliaro, che nel 1993 ricevette una targa di riconoscimento da VideoAge per la sua presenza agli L.A. Screenings.

Gli Screenings furono una conseguenza di eventi che accaddero a catena nel 1962 e 1963. Relegata all'ultimo posto in classifica, alla rete Tv Abc venne l'idea di far iniziare la nuova stagione televisiva ai primi di settembre, cosa che in seguito fecero anche Cbs ed Nbc. Questo sviluppo creó un altro evento: gli Upfronts, il periodo in cui le reti presentano a New York City la loro nuova stagione ai pubblicitari. Per far ció le serie dovevano essere pronte ad Hollywood entro febbraio, pertanto i primi visionamenti di Los Angeles avvennero nel periodo febbraio-marzo. Questo fino al 1978, quando lo sciopero degli attori e registi costrinse a spostare gli Upfront a maggio e quindi anche gli Screenings.

I visionamenti rimasero a maggio fino al 1990, dopodiché si spostarono a giugno occupando ben 4 settimane con i canadesi primi ad arrivare, seguiti dai latinoamericani, quindi gli europei ed infine gli aacquirenti del Pacifico. In quel periodo gli Screenings erano controllati dagli acquirenti, che decidevano quando arrivare. Nel 2000 gli studio chiesero ai loro uffici regionali di dare agli acquirenti due o tre scelte di date in modo da comprimere l'evento in 10 giorni e riportare gli Screenings a maggio, quando hanno luogo tutt'ora.

La presenza di tanti acquirenti internazionali in giro per Los Angeles (oggi oltre 1.500 che rappresentano 340 societá di 70 paesi) ha fatto sí che intorno agli Screenings si sviluppasse un mercato secondario per gli indipendenti, ed oggi oltre 70 societá affittano stanze all'Hyatt Century Plaza hotel per ricevere gli acquirenti.

Anche l'organizazzione delle feste in seno agli Screenings é cambiata nel tempo. All'inizio i ricevimenti si svolgevano nelle case dei dirigenti, poi, con l'aumentare del numero degli acquirenti, sono diventati piú elaborati e sontuosi, con la partecipazione delle star delle nuove serie, oggi hanno luogo presso gli stessi studi, che fanno molta attenzione a non interferire tra di loro.

 

 

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