Sign in | Log in

La minaccia di Giorgio

La minaccia di Giorgio

Stefano Vaccara (April 23, 2013)
Il Presidente rieletto Giorgio Napolitano si rivolge al Parlamento

L'ultimo avvertimento del Presidente Napolitano ai partiti che hanno affossato l'Italia

Tools

Lo hanno applaudito a lungo i boss e capi mandamento della partitocrazia italiana il discorso con cui Giorgio Napolitano ha aperto il suo secondo e straordinario mandato al Quirinale.

Ma quegli applausi apparivano come  le suppliche di chi davanti ad un plotone di esecuzione invece di piangere scoppia in una risata isterica, prima che l'ufficiale dia l'ordine di eseguire la sentenza.
Napolitano ha spiegato senza indugio che, fosse stato per lui, non avrebbe voluto essere piu' li. Ma sono state le colpe dei partiti, la loro innetta negligenza, la loro incapacita' di porre gli interessi dell'Italia al di sopra di quelli di fazione, a costringerlo a 88 anni a rimandare la meritata pensione per il bene della nazione (ha spiegato che sono state soprattutto le suppliche in ginocchio dei presidenti delle regioni a convincerlo) e ad accettare un bis che, ovvio, non sara' certo un altro settennato.
A chi si illudeva di interpretare la sua rielezione come segnale della continuità e inerzia della partitocrazia imperante, Napolitano ha replicato con durezza  che non ha accettato questo "ulteriore carico di responsabilità" per salvare questa classe politica, ma "per far uscire le Istituzioni dallo stallo fatale". Stallo in cui l'Italia e' bloccata per colpa dei partiti, per le loro "chiusure, omissioni, guasti e irresponsabilità". Quei partiti immersi nella corruzione e incapaci di fare le riforme che il paese ha bisogno da anni. 
Napolitano non ha enunciato solo parole, ma ha lanciato un avvertimento, una vera e propria minaccia a quei senatori e deputati che non avrebbero scampo se si riandasse presto alle urne: in sostanza ha detto, o cambiate e mettete l'interesse dell'Italia prima del vostro "particulare", o saro' il primo a sciogliere tutto, a dimettermi e lasciarvi in pasto agli italiani. "... ho il dovere di essere franco : se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al paese".
Applaudivano nelle file del Pd, del Pdl, della Lega.... Gia', applausi di terrore. Giorgio questa volta non perdonera'.

 

 

 

DISCLAIMER: Posts published in i-Italy are intended to stimulate a debate in the Italian and Italian-American Community and sometimes deal with controversial issues. The Editors are not responsible for, nor necessarily in agreement with the views presented by individual contributors.
© ALL RIGHTS RESERVED - RIPRODUZIONE VIETATA.
This work may not be reproduced, in whole or in part, without prior written permission.
Questo lavoro non può essere riprodotto, in tutto o in parte, senza permesso scritto.