Bevo da quarant'anni Scotch and Water
(Frank Bastone famoso cameriere del Bronx in LA VERA LEGGENDA DI TONY VILAR)
Tra la pizzeria “Patricia” e il salone “Carmine” su Morris Park Avenue c'è il Club dove si trovano gli italiani per giocare a carte e vedere le partite del Milan c'è gente di Avellino Metaponto Montelepre San Marco Argentano e Carolei si parla calabrese con qualche sprazzo di napoletano siamo al Bronx
Arrivo in zona senza avvisare e quando busso a casa Bastone è quasi ora di cena mi apre la signora Rita oggi sono 45 anni di matrmonio vengo accolto come uno di famiglia facciamo due chiacchiere sulla vita del quartiere come sta quello come sta questo chiedo notizie di Vilar sembra che sia andato in pensione e non lavora più nelle macchine il bar Portofino ha chiuso di Grandinetti non si hanno notizie certe
accidenti quante novità
sembra passato un secolo da quando venni la prima volta a suonare qui al ristorante Spiritoso nel 2001 Mike Santelli ci mandò a prendere con una limousine di 15 metri Totonno Chiappetta gongolava seduto sulla pelle nera dei sedili
A quel tempo la polemica all'interno del mio gruppo (il parto delle nuvole pesanti) era sulla supremazia linguistica dell'inglese e sull'antimperialismo del parlare spagnolo
avevo studiato inutilmente vent'anni inglese e imparato a memoria i testi dei Beatles e di Dylan per sentirmi dire che ora non serviva più e che la lingua da imparare era un altra proprio mentre scoprivo che al Bronx si parlava calabrese
A quel tempo c'era molta confusione e Totonno aveva messo tutti d'accordo in un aula del College dove insegnava Enrico Granafei raccontando in cosentino la barzelletta del coccodrillo travestito da cane altro che inglese e spagnolo
Altre storie altre polemiche altri imperialismi
avevo un bagaglio pieno di gagliardetti della provincia che mi aveva dato con orgoglio
il presidente Tonino Acri e li tenevo stretti come degli oggetti preziosi al concerto da Spiritoso dopo aver finito tutti i dischi cominciai a metterli all'asta
ne avevo dato uno a Tony Pizza che lo aveva attaccato alla parete della sua ultima pizzeria
mi divertivo a provocare la morale sovietica dei miei compagni di viaggio
ma Tony Pizza era Tony Pizza dal primo momento che l'ho visto
istinto da grande attore tempi e presenza da vero mattatore
Gagliardi aveva ragione
adesso dieci anni dopo era ancora fuori che ci aspettava in macchina
ci avrebbe portato a cena da “Genio” il napoletano che una volta si chiamava “Taormina”
abbiamo festeggiato mangiato e brindato alla salute della coppia Aiello-Bastone poi le luci si sono abbassate e Frank ha ordinato quattro “scotch and water light”
il tempo si era fermato ma i simboli erano gli stessi
alla fine ho chiesto di vedere Vilar e siamo andati a casa sua
poi Pizza ci ha portati alla metropolitana
un saluto veloce e tutto ha ripreso il suo corso
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*Peppe Voltarelli . Cantante e autore di canzoni ha all'attivo tanti viaggi e turnè all'estero. Inseime agli editor di i-Italy ha deciso di raccontare in un blog alcuni momenti di questi passaggi per il mondo. Questo il link al suo blog intitolato La vera leggenda di Peppe Voltarelli