Per Luigi Marini l'Abruzzo é di tutto, di piú
Per Luigi Marini l'Abruzzo é di tutto, di piú
Un leader internazionale si commuove per un riconoscimento dalla sua terra d'origine.
di Dom Serafini. Incontro l'ex direttore della Banca d'Italia a New York, Luigi Marini, nel suo appartamento di Manhattan per un breve saluto, con la promessa di incontrarci ai primi di aprile a Giulianova, la sua residenza, quando non si trova nella sua nativa Teramo, oppure nelle sue case di Roma, Londra o Miami Beach.
Poche cose entusiasmano Marini, ad esempio la sua amicizia con l'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a suo tempo suo diretto superiore alla Banca d'Italia; l'onore di aver aiutato a creare La Scuola d'Italia a New York, l'unica Scuola Italiana nel nord America; e la sua associazione con la prestigiosa Accademia Italiana della Cucina che, ricordo, era anche il fiore all'occhiello dello scomparso presidente della Fiera di Milano, il mitico Michele Guido Franci.
A queste ora si aggiunge un riconoscimento che per Marini é quasi alla pari di tutto il resto: la cittadinanza onoraria di Giulianova, durante una manifestazione presieduta dal sindaco della cittá, Francesco Mastromauro, il 19 aprile.
L'onore che arriva da questa parte d'Abruzzo per Marini é tutto, anche perché l'Abruzzo é tutto per lui. Infatti in Abruzzo, a Giulianova l'8 maggio, Marini porterá un convegno internazionale dell'Accademia Italiana della Cucina.
Durante la nostra conversazione, nel fumoso bar Sprint di Giulianova, Marini non manca di ricordare le volte in cui suggeriva al Presidente Ciampi di visitare l'Abruzzo e gli incoraggiamenti fatti ai sui colleghi di Wall Street o della City per investire in Abruzzo.
Gli chiedo: personalmente non sono riuscito a far sí che i politici abruzzesi riconoscano l'importanza di una Film Commission per far conoscere l'Abruzzo ad Hollywood, perché quindi non ti danno un assessorato, magari onorifico, come ministro per gli investimenti?
Marini, mi guarda stupito, come per dire “ma non sai come sono fatti i nostri politici?” e preferisce mostrarmi la delibera in cui c'é scritto, “…conferiamo la Cittadinanza Onoraria al Cavaliere di Gran Croce dottor Luigi Marini, splendida figura di professionista nazionale ed internazionale”.