...Ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare la quotidianità di una Turchia diversa da quella della metropoli istanbuliota dove ci stanno si i gatti ma manca quella brezza marina che regala ad Istanbul un clima piacevole, una brezza impercettibile al sud dove il clima è molto più caldo e la quotidianità molto più turca.
Io non lo sapevo mica che Istanbul è una sorta di capitale dei gatti!!!!
I piccoli felini dagli occhi verdi sono ovunque, persino nelle vetrine delle librerie. Saltano dappertutto, sui tetti, tra una casa e l'altra, sui tavoli dei ristoranti mentre ti stai gustando il tuo saporitissimo Doner e, soprattutto tra gli scogli del lungo-Bosforo. Oppure stanno lì fermi ad osservare le innumerevoli navi di ogni tipo, che tutti i giorni oltrepassano il mare della Marmara verso il Mediterraneo e viceversa.
Purtroppo il mio soggiorno a Istanbul è durato solo un giorno....troppo, troppo poco. D'altronde la meta del mio viaggio in Turchia era Silifke, una cittadina situata sulla costa sud del paese, a circa tre ore da Adana. E' a Silifke che mi attendeva una settimana di interculturalità insieme a tre gruppi di ragazzi provenienti rispettivamente dalla Lituania, dall'Estonia e dalla Turchia.
Come tutti gli intercultural exchange degni di questo nome, anche i nostri coordinatori hanno organizzato un viaggio per ammirare le sorprese che riserva questa piccola città della costa meridionale turca: se esteriormente palazzi moderni e cemento armato dominano il paesaggio, negli spazi più remoti, questo nasconde degli luoghi con siti archeologici risalenti alle epoche bizantina e romana...Il risultato è una sovrapposizione fisica di diverse epoche storiche. Per me però la vera sorpresa è stata quella di trovare una campagna, circostante alla città, molto simile ai centri rurali della mia regione, ossia la Basilicata. Mi è parso che l'unica differenza fosse la moschea che prende il posto della chiesa, mentre per il resto, dall'orto dietro il cortile delle abitazioni ai vecchietti seduti nella piazza principale che osservano attentamente i passanti, nulla sembra diverso.
In moschea un gruppo di bambini seguivano la loro lezione coranica in arabo, seduti per terra, in fila, lungo una parete della piccola moschea della città. Ci hanno assalito con domande ed abbracci, noi abbiamo ricambiato con un'infinità di foto e facendogli sentire al centro della nostra attenzione. E' una strana sensazione quella di ricevere gratitudine per aver mostrato interesse e curiosità.
Intanto i gatti continuano ad essere un elemento costante ed onnipresente da nord a sud, cambia solo il contesto: per quanto breve possa essere stato questo viaggio (appena dieci giorni) ho capito una cosa importante. Istanbul è caratterizzata da una sorta di aureola che la rende fuori dal tempo, dalla storia e dalla cornice geografica in cui si estende...il resto del paese è tutto un'altra cosa. Ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare la quotidianità di una Turchia diversa da quella della metropoli istanbuliota dove ci stanno si i gatti ma manca quella brezza marina che regala ad Istanbul un clima piacevole, una brezza impercettibile al sud dove il clima è molto più caldo e la quotidianità molto più turca.