L'arte veneziana arriva nella Grande Mela
L'arte veneziana arriva nella Grande Mela
Tiziano, Tintoretto e Veneziano presentati all'Istituto di Cultura di New York aspettando la mostra al Museum of Fine Arts di Boston
All’Istituto Italiano di Cultura il 13 Febbraio l'arte veneziana è stata la protagonista. Le opere di Tiziano, Veronese e Tintoretto, viste attraverso le numerose diapositive, hanno raccontato a pittura rinascimentale italiana.
Ha condotto la serata Frederick Ilchman, Assistant Curator del Dipartimento Dipinti Europei del Museum of Fine Arts di Boston dove dal 15 Marzo al 16 Agosto 2009 si terrà la mostra. Tappa successiva è il Museè du Louvre di Parigi dove la mostra sarà allestita dal 14 Settembre al 4 Gennaio 2010.
Presenti all'evento il Console Generale Francesco Maria Talò; il Responsabile del Reparto Ricerca Scientifica del Metropolitan Museum of New York, Marco Leona; e Renato Miracco, Direttore dell'Istituto che ha ospitato l'evento.
“Uno stile personale che ha come risultato l’immediatezza e l’espressività dell’immagine”, queste le parole del critico Ilchman per descrivere l’arte di Tiziano. E le immagini gli danno ragione: traspare uno stile personale basato sull'uso dei colori stesi in modo rapido. Questa sua rivoluzione pittorica ha dato origine al colore "Rosso Tiziano". “Le figure appaiono vive e reali e senza disegni preparatori” continua Ilchman.
Frederick Ilchman, Assistant Curator del Dipartimento Dipinti Europei del Museum of Fine Arts di Boston |
L’incontro prosegue con le diapositive del Tintoretto. Il pittore Jacopo Comin deve questo soprannome al mestiere paterno di tintore di stoffe. L'energia della sua pittura gli è valsa l'appellativo di "Il Furioso". “L'uso della prospettiva e della luce ha fatto divenire questo artista un precursore dell'arte barocca” dice il critico. Lo stile del Tintoretto rivela una pittura che mostra grande teatralità delle tele e concede notevole rilevanza ai movimenti dei soggetti rappresentati.
L’incontro si conclude con le slides di Paolo Caliari, detto "Il Veronese" per via della sua città di origine. La sua arte tende a far apparire l'immagine più piatta, accentuando in questo modo l'importanza dei protagonisti. “Il suo genius consiste nel riconoscere i limiti delle diverse tecniche” dice Ilchman. Secondo il pittore infatti “la luce e il colore, se non mitigati, potrebbero risultare fastidiosi per gli spettatori”.
Il Rinascimento veneziano mostra il superamento dell'ideale di arte intesa soltanto come imitazione della realtà. Frederick Ilchman infatti, spiegando le tecniche utilizzate dai tre pittori, sottolinea il loro distacco dalla natura come unica idea di bellezza impareggiabile.
Gli occhi puntati verso lo schermo e i volti stupiti della platea hanno mostrato il successo dell'iniziativa. L'arte italiana qui a New York è, ancora una volta, garanzia di successo. Non solo critici d'arte, ma anche semplici appassionati hanno goduto dei commenti del critico Ilchman. Luci soffuse e comode poltrone hanno ricreato un'atmosfera "da salotto" che si è manifestata alla fine dell'incontro quando la gente continuava a fare domande sulle tecniche e sulla vita dagli artisti.
Quella di Boston sara' una mostra carica di aspettative che non deludera' le aspettative del pubblico.