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I Comites di Miami e “Gente d’Italia” ai ferri sempre piú corti

I Comites di Miami e “Gente d’Italia” ai ferri sempre piú corti

Dom Serafini (September 26, 2008)

La battaglia tra i Comites di Miami ed il giornale "Gente d’Italia" continua
tra carte da bollo, tribunali e accuse reciproche sui mezzi di comunicazione.

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Con la speranza di porre termine a queste diatribe che ormai vanno avanti da molti anni, abbiamo chiesto ai diretti interessati, cioé Cesare Sassi e Mimmo Porpiglia, di rispondere ad alcune domande.
Sassi é il presidente dei Comites di Miami e Porpiglia é il direttore di Gente d’Italia, il giornale degli italiani all’estero.


Mentre Sassi si é trovato d’accordo, Porpiglia ha declinato l’invito perché “tutto quello che sta uscendo su Sassi è di pertinenza dei miei avvocati e dei magistrati che mi hanno vietato di parlare o scrivere su Sassi”.


1) Quali sono i problemi che il Comites di Miami ha con Gente d'Italia?
Principalmente, il Comites di Miami, deve tener conto di tre problemi:
a) La diffusione. La testata ha ufficialmente dichiarato [alla Presidenza del Consiglio] per il 2007 un totale di 64,297,500 pagine stampate. I membri del Comites non ne hanno vista una.
b) Il finanziamenti pubblico. Un giornale sia cartaceo che online per gli italiani all'estero non dovrebbe ricevere finanziamenti pubblici quando un Comites dá un parere non favorevole.
c) Il contenuto editoriale. Un giornale sia cartaceo che online dovrebbe limitarsi a pubblicare solo notizie verificabili (o veritiere) e non dovrebbe essere uno strumento contro gli italiani all'estero, specialmente quando vuole essere finanziato come mezzo d’informazione per gli italiani all'estero.


2) In qualitá di presidente dei Comites di Miami, quali sono le tue responsabilitá verso la testata?
Quando il Consolato ci chiede un parere, obbligatorio ai sensi della legge 286, convoco il Comites, presiedo la seduta con la partecipazione del Console Generale, partecipo alla votazione e firmo il verbale con il Segretario. Nel caso di Gente d'Italia abbiamo seguito la stessa procedura che per le altre testate.


3) Pensi che questo conflitto tra il Comites di Miami e Gente d'Italia venga combattuto ad armi pari?
Assolutamente no. Né io, né i miei colleghi del Comites abbiamo una testata giornalistica e nemmeno la cattiveria e l'accanimento che ha mostrato il direttore Mimmo Porpiglia verso di noi.


4) Perché questo problema tra il Comites di Miami e Gente d'Italia dovrebbe interessare gli italiani in America?
Gli italiani nel mondo dovrebbero essere a conoscenza delle sovvenzioni dello Stato italiano a testate giornalistiche ritenute non meritevoli. Nonostante siamo abituati a vedere queste cose, denunciarli rimane un dovere civico e, per noi dei Comites, un dovere giuridico.


5) Come si potrebbe risolvere questo conflitto tra il Comites di Miami e Gente d'Italia?
Molto facilmente quando il direttore Porpiglia ed i suoi collaboratori, come Ricky Filosa, smettono d'insultare il Comites di Miami e riportare false notizie per interessi di parte. Da parte nostra siamo sempre disposti a rivedere le qualificazioni del giornale, una volta che le obiezioni originali siano state risolte e che questa testata serva veramente gli italiani all'estero.

 







 

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