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Un problema europeo creato dal presidente Obama

Un problema europeo creato dal presidente Obama

Dom Serafini (September 8, 2015)

I rifugiati siriani, la stampa Usa e le tre scimmie sagge

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di Dom Serafini. É da settembre del 2013 che questa rubrica denuncia gli errori del presidente Barack Obama nel Medio Oriente. Poi, nell’edizione di AmericaOggi di novembre del 2014, fu riportato anche che le guerre in Medio Oriente “hanno generato sette milioni di rifugiati”.

Nulla da stupirsi quindi, le cifre di questo disastro umanitario erano già note da oltre un anno.

Ció che sorprende, comunque, é il modo in cui la stampa americana riporta l'arrivo di recenti ondate di rifugiati verso l’Europa, come se gli Usa non c’entrassero niente. Ancora piú sorprendente é come i governi europei tacciano sulla causa di tanti rifugiati. Se non ci si rende conto del problema, come si fa a trovare la soluzione? É noto che l’aver chiaro la causa del problema giá fornisce il 50% della soluzione.

Per non dilungarci troppo sulle cause, a coloro che vorrebbero approfondirle, suggererei la lettura online dei seguenti articoli di AmericaOggi: “Obama come Bush II”, del 07/09/2013; “Gli sbagli di Obama”, del 09/09/2014, e “E se l’instabilitá servisse a creare stabilitá?”, del 04/11/2014.

Tornando a parlare di come la stampa americana gestisce il problema dei rifugiati in Europa, ció che dispiace é la mancanza di obiettivitá. Nessuno che chieda al Presidente Obama il motivo per cui non si addossa le colpe. Nessuno che chieda al Segretario di Stato John Kerry, quali siano i piani per fermare questa ondata umana che la politica estera del Presidente Obama ha creato. Alla rete inglese Bbc, il portavoce di Kerry ha solo detto che verrá permesso a 60.000 rifugiati siriani di stabilirsi negli Usa. E gli altri 6,94 milioni che, seppur mussulmani, non vogliono rifugiarsi nei ricchi e vicini paesi arabi?

É sottinteso che questi saranno a carico degli europei. Infatti, la Germania ne prenderá 800.000, mentre il Canada ha rifiutato persino una famiglia siriano con dei parenti a Vancouver.

D’altra parte gli europei se lo meritano per la loro collettiva incompetenza in materia di politica estera (la cui responsabiitá in seno all’Ue é divisa tra diversi uffici. Giá anni fa l’ex Segretario di Stato, Henry Kissinger si chiedeva,“Chi devo chiamare se voglio parlare con l’Europa); per la loro mancanza di un fronte comune per individuare gli sbagli del Presidente Obama e per l’assenza di piani per far fronte al problema giá previsto nel 2013.

Se non fosse tragico, sembra di assistere ad uno sketch televisivo di Ernie Kovacs che mimicava le tre scimmie sagge del folcklore giapponese: non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male.

In questo caso, la stampa americana  si chiude gli occhi per non vedere i problemi in Medio Oriente, si chiude le orecchie per non sentire di chi é la colpa e si chiude la bocca per non parlare al pubblico delle cause che hanno creato in Medio Oriente sette milioni di profughi.

Neanche a farlo apposta, AmericaOggi aveva affrontato anche questo tema nel maggio del 2014 (“La politica estera non é pane per gli Usa”). 

 

 

 

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