Il Corpo di Napoli ritrova la sua testa
Il Corpo di Napoli ritrova la sua testa
Dopo un restauro finanziato dai cittadini la testa di sfinge torna "a posto" sulla statua del dio Nilo al centro di Napoli. Il reperto, trafugato 50 anni fa, è stato ritrovato nel dicembre 2013.
Grande festa a Napoli. Dopo circa mezzo secolo, la Statua del dio Nilo, anche detta in napoletano 'o cuorpo 'e Napule, scultura in marmo del II-III secolo, torna ad avere l'aspetto originale: la testa di sfinge, trafugata dal corpo dell'opera negli anni Sessanta e recuperata in Austria lo scorso anno dal nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio, è stata rimessa nel luogo di origine.
La statua domina il Largo Corpo di Napoli e costituisce un elemento di elevata fattura di tutto il centro storico partenopeo.
A finanziare l’operazione, né sponsor né fondi pubblici, ma i 2.200 privati cittadini del ‘Comitato per il Restauro della Statua del Corpo di Napoli’ che già 20 anni fa aveva finanziato un primo intervento di rifacimento. I fondi necessari, come riferiscono gli stessi organizzatori, sono stati raccolti ‘con contatto diretto’, ovvero senza l’ausilio di internet e social network, mediante l’acquisto di cartoline raffiguranti un disegno dell’artista dei ‘Pulcinella’ Lello Esposito. I souvenir sono stati venduti alla Cappella Sansevero e in numerosi esercizi commerciali.
Una iniziativa dunque nata dal basso e che ha riscosso subito molta popolarità, con un esempio di gestione delle più trasparenti: si è arrivati anche a mettere on line ogni voce di spesa.