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Napoli come New York. New York come Napoli.

Napoli come New York. New York come Napoli.

Alessandro Milone (September 24, 2014)

“Amo Napoli perché mi ricorda New York, specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York” (Andy Wahrol )

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Sono tra le città più belle ed affascinanti del mondo, Napoli e New York. Legate da una linea immaginaria, il 41esimo Parallelo Nord, hanno molto in comune. A cominciare dal nome. Entrambe rappresentano un mondo nuovo, la voglia di rinascita che è stata alla base del successo di entrambe, seppur in tempi diversi. Per Nuova Amsterdam, poi York, era l’inizio di un epoca, l’origine, nel mondo nuovo, di quella che sarebbe diventata la città più importante del mondo. Partenope, invece, nata dal mito della sirena, si rigenera in Neapolis ( città nuova) con l’arrivo dell’aristocrazia cumana cacciata dall’avvento del tiranno Aristodemo.


Parto, da Napoli per New York, pensando che fossero solo questi gli aspetti comuni. Pensavo che la distanza, le tradizioni e la cultura così differente le rendesse due mondi opposti, nel bene e nel male. Avevo negli occhi le immagini di film che per anni ci hanno mostrato solamente una parte caotica e cinica degli USA e di NY. Invece ho scoperto due città molto simili, come simili sono anche i loro abitanti


Infatti proprio la cultura, che si respira nell’aria in entrambe le città, potrebbe essere alla base di un futuro gemellaggio, ipotizzato anche dal sindaco di NYC di origine campane Bill de Blasio a margine di una sua visita nella terra d’origine di pochi giorni fa.  Uno scambio culturale ed interpersonale tra due città accoglienti e calorose, multietniche, sempre aperte a nuovi orizzonti.


Napoli, come New York lo è ora, è stata un punto di riferimento culturale per l'intero Mediterraneo,  una tra le culle della civiltà occidentale, ha saputo esportare tutto il suo bene e anche tutto il suo male in giro per il mondo, come solo le grandi città sanno fare, dall'arte culinaria alla filosofia, dalla ricerca scientifica all'architettura.


Due popoli, perché  possono essere definiti senz'altro così, energici e creativi.


Mi son trovato subito a casa, ad ogni angolo, in ogni ristorante italiano, a Little Italy, ad ogni uomo o donna che sentendomi parlare italiano o anche inglese, mi ha fermato dicendomi “quanto mi manca l’italia” o ricordando le proprie lontane o vicine origini meridionali “sei fortunato a vivere a Napoli”, “i miei nonni sono di Napoli, vorrei andarci prima o poi”.  Ho trovato un aiuto in ogni stazione della metro. Ho trovato un sorriso ed un “Welcome” sul volto di tutti quelli a cui ho chiesto informazioni.


Non ci si sente mai soli e persi a New York, esattamente come a Napoli, dove  nel momento del bisogno, trovi sempre qualcuno pronto a darti una mano.

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